Dalla Lucania alle
Fiandre
La mia esperienza di volontariato in terra fiamminga-Andrea Falivene
Il mio progetto sve l'ho svolto in un centro diurno per ragazzi con problemi sociali dai 12 ai 18 anni che per varie ragioni non frequentavano la scuola dell'obbligo.
Durante la giornata si cimentavano in
alcune attività come: musica, laboratori d'arte, equitazione
mountain bike, escursioni, lavori nell'orto seguendo il metodo
permaculturale , cucina.
Il centro si trova in una zona rurale
fiamminga a pochi chilometri da Leuven, in Belgio.
Lo sve è un programma europeo per
favorire l'integrazione tra i diversi popoli chwe abitano sul suolo
europeo . Quindi come perito agrario è stato interessante per me
perché sono stato coinvolto in un progetto dove è presente la
permacultura e ippoterapia e l'orto è usato anche come strumento
terapeuta quindi in generale sono stato coinvolto in un contesto dove
l'agricoltura ha una dimensione sociale .
Il Belgio è un paese particolare
perché è formato da tre regioni: al nord le Fiandre dove si parla
olandese, a sud la Vallonia dove si parla francese e al centro è
situata Bruxelles ufficialmente bilingue ma dove in realtà si parla
prevalentemente francese.
Leuven si trova nella parte fiamminga
quindi si parla olandese o più precisamente fiammingo ma sono
praticamente la stessa cosa se non per qualche espressione e parola.
Ho trovato l'associazione tramite il
portale del servizio volontario europeo su internet. La mia più
grossa motivazione per fare lo sve in principio era migliorare
l'inglese quindi ero indirizzato verso paesi anglofoni oppure dove la
conoscenza dell'Inlgese fosse ad alti livelli come Olanda, paesi
scandinavi e in generale paesi del nord Europa. Dal mio punto di
vista è però anche importante farsi guidare dal tipo di
organizzazione che si sta cercando, di cosa si occupa principalmente,
vista la vasta gamma dei topics presenti come: sui diritti sociali,
assistenza agli anziani, persone disabili, sulla comunicazione sui
social media ecc....; quindi ho cercato informazioni inerenti alle
organizzazioni più vicine ai miei interessi e sceglievo quelle che
si occupavano prevalentemente dell'ambiente e agricoltura avendo una
formazione specifica e una forte motivazione.
Per poter partire era necessario anche
trovare una sending organization che si occupasse della formazione
pre-partenza ed assistenza durante lo sve, la mia era la
ce.se.vo.ca. Alla fine dopo una lunga ricerca ed attesa sono stato
contattato dall'organizzazione De Wissel in Belgio. Dopo alcuni
scambi di email e una piccola intervista fui selezionato.
Sono partito alla fine di agosto 2014,
la mia mansione principale era quella di accudire i cavalli
dell'organizzazione. I cavalli erano utilizzati per fare attività
con i ragazzi come ippoterapia ed equitazione, dovevamo anche
prenderci cura degli animali:strigliarli ,pulirli nutrirli ecc...
Quindi l'inizio fu molto impegnativo e
pieno di impegni , dovevo assicurarmi che i cavalli avessero la
necessaria assistenza : cibo, acqua,cure. Tutto questo in un paese
straniero dove per comunicare dovevo usare una lingua che non era la
mia lingua madre (inglese) e contemporaneamente dovevo studiare
l'olandese di cui all'inizio non sapevo nulla se non frasi di
circostanza.
Però grazie agli altri volontari evs
e ai volontari locali dell'organizzazione e al supporto del personale
dell'organizzazione fu facile per me superare i primi mesi di
adattamento nel nuovo paese. All'inizio era difficile anche entrare
in contatto con i ragazzi che frequentavano il centro ma dopo qualche
mese la situazione è migliorata sia grazie ai miei progressi nella
lingua olandese, sia al clima familiare che si era creato tra di noi
. Infatti frequentandoci ogni giorno si era creata una certa
confidenza e i ragazzi erano molto incuriositi e divertiti nei nostri
tentativi di parlare ed apprendere l' Olandese e spesso ci
correggevano e ci aiutavano diventando in un certo senso.“i nostri
maestri”
In Belgio (almeno nella parte
fiamminga) l'inglese è parlato quasi da tutti, anche da persone di
una certa età ed è davvero difficile trovare qualcuno che non
sappia l' inglese o che non lo capisca, anzi spesso si trovano belgi
che conoscono spagnolo e tedesco e altre lingue. Ho avuto la
fortuna anche di abitare vicino Leuven ,famosa città universitaria
dove c'è un'alta concentrazione di studenti provenienti da tutto il
Belgio e una corposa parte di studenti internazionali quindi ho
potuto migliorare notevolmente la mia conoscenza linguistica.
Un altra cosa che mi ha stupito
favorevolmente è stata la presenza di piste ciclabili praticamente
ovunque infatti la bicicletta è considerata lì come un vero e
proprio mezzo di trasporto al pari di auto e mezzi pubblici. Quando
il tempo era bello spesso usavo la bicicletta per arrivare a Leuven o
per fare la spesa.
Ho avuto occasione anche di viaggiare
molto infatti mi trovavo a 30 km da Bruxelles dove in 3 ore di
autobus si può arrivare ad Amsterdam, Parigi, Colonia, Londra con
biglietti alquanto economici .
Ho conosciuto moltissime persone
interessanti e diverse a partire dai miei vicini di casa che
coltivavano fragole col metodo biologico , ho incontrato molti
studenti provenienti da ogni angolo del mondo nella vivace città
universitaria di Leuven.
Ho avuto anche occasione di fare il
volontario al famoso festival internazionale di rock Werchter che si
trova ad una decina di chilometri da dove abitavo .
Al termine del mio progetto posso dire
che i miei obiettivi sono stati raggiunti, ho avuto una notevole
crescita personale, ho migliorato il mio inglese,conosco un olandese
basico, so muovermi in un ambiente internazionale, ho imparato a
prendermi cura dei cavalli e a cavalcare,
ho imparato a relazionarmi con
soggetti deboli della società.
Andrea Falivene
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